Pellegrini della speranza
Data di pubblicazione: venerdì, 27-06-2025
Proposta del Programma Pastorale 2025/2026
Camminiamo insieme nella speranza
Programma Pastorale 2025/2026
Proposta
Come consueto, prima delle vacanze estive tramite il sito della Missione, condividiamo con voi la proposta del Programma e del Calendario Pastorale dell’anno venturo. Il Consiglio Pastorale, durante la sua seduta del 12 giugno 2025, ha approvato la proposta del programma pastorale per l’anno 2025/2026 e il relativo calendario.
Il titolo del Programma “Camminiamo insieme nella speranza” prende spunto dal papa Francesco che ha usato le stesse parole come titolo del suo Messaggio per la Quaresima del 2025. Il papa chiede di vivere la quaresima dell’Anno Santo come un tempo di speranza. Chiede ai credenti di camminare e non fermarsi, passando dalla schiavitù del male e del peccato alla libertà dei figli di Dio e quindi invita i fedeli alla conversione. Chiede inoltre di camminare insieme e quindi di restare fedeli allo spirito di sinodalità realizzato attualmente dalla Chiesa. Infine chiede che in questo cammino fatto insieme non ci manchi la speranza, la fiducia in Dio che ci promette la vita eterna.
Come Tema Pastorale e Consiglio Pastorale abbiamo cercato di accogliere questo triplice invito di papa Francesco. Di conseguenza, nel nostro programma, proponiamo diverse iniziative che mirano a favorire la nostra conversione, la nostra unità e la nostra speranza. Il programma tiene presente anche la nostra viva partecipazione al difficile processo della Pastoral Weg in corso nella nostra diocesi.
Nel Calendario dell’anno 2025/2026 si trovano diverse proposte pastorali suddivise secondo le scadenze mensili. Vi troverete come sempre catechesi, celebrazioni dei sacramenti (I° Confessione, I° Comunione), incontri dei gruppi, feste, pellegrinaggi, ricorrenze varie. Per il momento non troverete ancora la data della cresima del 2026. Per averla dobbiamo aspettare le direttive che vengono dalla nostra diocesi.
Il Programma e il Calendario Pastorale possono essere consultati sul sito fino alla fine di agosto 2025. Aspettiamo le vostre osservazioni e suggerimenti. Speriamo di poter consegnarvi il nuovo Programma Pastorale durante la festa della Comunità del 27 settembre 2025.
Lo Staff e il Consiglio Pastorale della MCI
Programma Pastorale della Comunità Cattolica Italiana di Mainz 2025/2026
Obiettivo |
In un'epoca di sfide quotidiane difficili, desideriamo – come ci chiedeva il papa Francesco - tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante. |
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Punti da focalizzare |
Il papa Francesco ci insegna |
Strategie |
Iniziative |
1. Camminare: dalla schiavitù alla libertà |
“Prima di tutto,camminare. Il motto del Giubileo “Pellegrini di speranza” fa pensare al lungo viaggio del popolo d’Israele verso la terra promessa, narrato nel libro dell’Esodo: il difficile cammino dalla schiavitù alla libertà, voluto e guidato dal Signore, che ama il suo popolo e sempre gli è fedele. E non possiamo ricordare l’esodo biblico senza pensare a tanti fratelli e sorelle che oggi fuggono da situazioni di miseria e di violenza e vanno in cerca di una vita migliore per sé e i propri cari. Qui sorge un primo richiamo alla conversione, perché siamo tutti pellegrini nella vita, ma ognuno può chiedersi: - come mi lascio interpellare da questa condizione? - Sono veramente in cammino o piuttosto paralizzato, statico, con la paura e la mancanza di speranza, oppure adagiato nella mia zona di comodità? - Cerco percorsi di liberazione dalle situazioni di peccato e di mancanza di dignità? Sarebbe un buon esercizio confrontarsi con la realtà concreta di qualche migrante o pellegrino e lasciare che ci coinvolga, in modo da scoprire che cosa Dio ci chiede per essere viaggiatori migliori verso la casa del Padre. Questo è un buon “esame” per il viandante.” Francesco, Camminiamo insieme nella speranza, Roma 2025. |
1.1. Aiutare la comunità e i suoi membri a riscoprirsi pellegrini in cammino |
- Accompagnare la comunità nell’accettazione delle decisioni della Diocesi di Mainz riguardo il trasferimento al centro St. Josef in Neustadt (informazione, comunicazione) – e quindi riscoprirsi pellegrini - Organizzare pellegrinaggi ai luoghi del Giubileo 2025 indicati dal nostro vescovo (per tutti, per i giovani, per gli anziani, ecc.) - Catechesi di Avvento sul tema: La vita come pellegrinaggio |
1.2. Fornire le occasioni di confronto con alcune realtà concrete dei bisognosi di oggi |
- Un ritiro dei tempi forti (Avvento, Quaresima) pensato come confronto con la realtà di migrazione, pellegrinaggio, povertà - Domenica Missionaria impostata sul tema di migrazione o pellegrinaggio, invitare qualcuno della Procura Missionaria di Bonn |
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1.3. Creare le condizioni per convertirsi ovvero uscire dalla nostra zona di comodità |
- Proporre serate di beneficenza - Rafforzare la partecipazione concreta nel sostenere il nostro progetto missionario in Kenya - Avvento e Quaresima - riproporre Il tavolo di solidarietà |
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2. Insieme, camminare insieme, essere sinodali |
In secondo luogo, facciamo questo viaggioinsieme. Camminare insieme, essere sinodali, questa è la vocazione della Chiesa. I cristiani sono chiamati a fare strada insieme, mai come viaggiatori solitari. Lo Spirito Santo ci spinge ad uscire da noi stessi per andare verso Dio e verso i fratelli e mai a chiuderci in noi stessi. Camminare insieme significa - essere tessitori di unità, a partire dalla comune dignità di figli di Dio (cfrGal3,26-28); - significa procedere fianco a fianco, senza calpestare o sopraffare l’altro, senza covare invidia o ipocrisia, senza lasciare che qualcuno rimanga indietro o si senta escluso. Andiamo nella stessa direzione, verso la stessa meta, ascoltandoci gli uni gli altri con amore e pazienza. Dio ci chiede di verificare se nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nei luoghi in cui lavoriamo, nelle comunità parrocchiali o religiose, siamo capaci di camminare con gli altri, di ascoltare, di vincere la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri bisogni. Chiediamoci davanti al Signore: - se siamo in grado di lavorare insieme come vescovi, presbiteri, consacrati e laici, al servizio del Regno di Dio; - se abbiamo un atteggiamento di accoglienza, con gesti concreti, verso coloro che si avvicinano a noi e a quanti sono lontani; - se facciamo sentire le persone parte della comunità o se le teniamo ai margini. Questo è un secondo appello: la conversione alla sinodalità. Francesco, Camminiamo insieme nella speranza, Roma 2025. |
2.1. Coltivare i processi e i momenti di ascoltarsi, progettare e realizzare iniziative insieme |
- Tornare all’idea degli incontri dei leaders dei gruppi della comunità - Organizzare almeno un’assemblea comunitaria riguardante il futuro della comunità |
2.2. Favorire l’accoglienza nella comunità 2.3. Curare il senso di appartenenza alla comunità 2.4. Continuare la nostra partecipazione attiva nel processo Pastoral Weg |
- Riflettere nel CPP sui passi da realizzare per accogliere i nuovi arrivati in comunità - Preparare il materiale informativo (in italiano e tedesco) da offrire alle persone che chiedono di conoscere la nostra comunità (sito, volantini, foglietti) - Coinvolgere le persone nella preparazione e animazione delle celebrazioni - Coinvolgere le persone nell’organizzare le feste comunitarie - Organizzare una raccolta dei ricordi della storia della Missione: un piccolo archivio dei testi, fotografie, oggetti, ecc. - Curare la presenza dei nostri rappresentanti nei gruppi di lavoro del Pastoralraum - Partecipare alla Pastoralraumkonferenz - Comunicare alla comunità decisioni del vescovo e della Pastoralraumkonferenz |
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3. Nella speranza: della fiducia in Dio e nella sua grande promessa, la vita eterna. |
In terzo luogo, compiamo questo cammino insiemenella speranza di una promessa. La speranza che non delude (cfrRm 5,5), messaggio centrale del Giubileo, sia per noi l’orizzonte del cammino verso la vittoria pasquale. Come ci ha insegnato nell’Enciclica Spe salvi il Papa Benedetto XVI, «l’essere umano ha bisogno dell’amore incondizionato. Ha bisogno di quella certezza che gli fa dire: “Né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezze né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8,38-39)». Gesù, nostro amore e nostra speranza, è risorto e vive e regna glorioso. La morte è stata trasformata in vittoria e qui sta la fede e la grande speranza dei cristiani: nella risurrezione di Cristo! Ecco la terza chiamata alla conversione: quella della speranza, della fiducia in Dio e nella sua grande promessa, la vita eterna. Dobbiamo chiederci: - ho in me la convinzione che Dio perdona i miei peccati? Oppure mi comporto come se potessi salvarmi da solo? - Aspiro alla salvezza e invoco l’aiuto di Dio per accoglierla? - Vivo concretamente la speranza che mi aiuta a leggere gli eventi della storia e mi spinge all’impegno per la giustizia, alla fraternità, alla cura della casa comune, facendo in modo che nessuno sia lasciato indietro? Francesco, Camminiamo insieme nella speranza, Roma 2025. |
3.1. Curare il senso del sacro 3.2. Creare le occasioni per denunciare il male presente nella nostra vita (senso del peccato) e proclamare la salvezza offerta da Dio |
- Proporre momenti di adorazione eucaristica - Continuare l’impegno di animazione musicale da parte del coro - Formare lettori e ministranti - In occasione di varie celebrazioni ricordare ai fedeli la necessità di mantenere il silenzio - Avvisare i fedeli – specialmente durante le messe in suffragio – di non fare la Comunione in modo superficiale, senza confessarsi da molto tempo - Offrire costantemente occasioni per confessarsi - Rinnovare la promozione del culto della Misericordia Divina (Ora Santa, Coroncina, reliquie, ecc.) - Curare bene le celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua |
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